La visione femminile arricchisce un'azienda
16/03/2008

La visione femminile arricchisce un'azienda

    "Nella mia tesi di laurea ho provato a dimostrare come la gender diversity poss

 

 

"Nella mia tesi di laurea ho provato a dimostrare come la gender diversity possa portare un contributo aggiuntivo ad un'impresa"

 

 

Federica Piccinini ha 28 anni, convive e non ha figli. È lei per questo mese di marzo la portavoce delle donne che lavorano in Bonaldi-Gruppo Eurocar Italia. 

Un dipendente su quattro in azienda è donna. Di cosa si occupano? 
Alcune di marketing, nel ruolo di responsabili o digital manager; altre presidiano i back office, altre ancora assistono i clienti del service o occupano le reception, la maggior parte sta in amministrazione e al personale.

Quale è il tuo percorso di studi?
Dopo il diploma al liceo scientifico Amaldi, ho frequentato la facoltà di economia e commercio a Milano Bicocca e ho ottenuto la laurea magistrale in economia aziendale nel 2016 con una tesi sulle donne.

Davvero?
Si. Ho compiuto un’analisi teorica ed empirica sul loro apporto nei consigli di amministrazione nelle società italiane quotate. Ho provato a dimostrare come la gender diversity possa portare un contributo aggiuntivo ampliando i punti di vista sui mercati e sulle aziende. Al di là del conteggio delle presenze a seguito della legge Golfo-Musca (quella delle quote rosa, ndr), ho indagato sul loro ruolo, esecutivo oppure operativo, nei consigli. Nel periodo analizzato (2004-2013) erano molto poche le donne Ceo, la strada da percorrere è ancora lunga.

Eri una secchiona?
Ho sempre studiato molto e i miei risultati scolastici sono stati ottimi.

E di cosa ti occupi in Bonaldi?
Lavoro dietro le quinte e mi occupo del controllo di gestione con altre tre persone e io sono la più “anziana”, lavorativamente parlando. Significa che seguo l’andamento della redditività dei singoli e sono di supporto al Cfo nell’implementazione di qualche progetto e per chiusura del bilancio.

Ti piace?
Potrebbe sembrare un lavoro noioso, ma non lo è affatto. Ogni nuova opportunità di conoscere i processi, anche solo attraverso i numeri e gli indici, è per me benvenuta. Il controllo di gestione richiede una buona dose di curiosità e capacità di indagine, approcci che sento miei e che nutrono anche la mia vena creativa

Hai dei modelli femminili che ti ispirano nel tuo lavoro quotidiano?
Vengo da una famiglia al femminile, con mamma, zie e sorelle. Sebbene sia la più giovane, mi hanno insegnato presto ad essere indipendente, ad impegnarmi al massimo per ottenere quello che mi serve e a coltivare sensibilità verso gli altri. Sono loro i miei primi modelli. Poi Alexandra Ocasio-Cortez, la politica americana sostenitrice dello sviluppo dell’economia verde e blu. Di lei mi piacciono la decisione e la grinta.

Definisciti in tre aggettivi, positivi o negativi a tua scelta.
I positivi sono gli stessi che ho dichiarato al colloquio di lavoro: umile, onesta e curiosa. Quelli negativi non li avevo dichiarati, ma anche quelli non sono mai cambiati: sono disordinata, testarda e curiosa (a volte è anche un grosso limite). Poi, non so se è un difetto, non mi piace impormi. L’eccessiva sicurezza non è per me un valore, preferisco trovare sempre la mediazione nelle discussioni

Cavalli, auto elettrica, ibrida, mild hybrid. Avevi mai utilizzato questi concetti prima di entrare in Bonaldi – Gruppo Eurocar Italia? E ora li usi con padronanza?
Non ne conosco nel dettaglio il significato ma, anche come amministrativa, ho dovuto imparare molte cose del mondo dell’automotive. Di certo mi è venuta la mania di guardare le targhe posteriori delle auto. Quando vedo la firma Bonaldi sono soddisfatta perché è come se l’avessi venduta io.

Quante volte ti trovi a difendere l’importanza di usare l’auto con i tuoi amici rispetto agli ecologisti integralisti che usano solo la bicicletta?
Sul binomio auto-bicicletta sono tranquilla perché so che anche Volkswagen sta investendo per mobilità sostenibile. Il prodotto che vendiamo sta diventando un prodotto sempre più amico dell’ambiente.

Cosa fai nel tempo libero? Hai qualche passione o interesse che influenza il tuo lavoro?
Ho sempre amato la scrittura e dal lockdown sto lavorando con un’amica illustratrice e un’altra che è maestra elementare alla scrittura di un albo illustrato per bambini sull’importanza di essere differenti. E poi collaboro con Fidal (Federazione Atletica leggera) aiutando nella preparazione delle gare e nell’inserimento dei risultati.

Voglio restituire al mondo dello sport, in particolare all’atletica che ho praticato per 13 anni, le belle emozioni che mi ha regalato. Con lo sport ho acquisito una certa capacità nella gestione del tempo, ho imparato ad accettare di non essere sempre la migliore e poi sopporto la fatica, il che mi aiuta nelle gite in montagna, che sto piacevolmente scoprendo.

È vero che una donna guida peggio di un uomo?
Quanto è vero che un uomo cucina peggio di una donna.Sono stereotipi di genere che non dovrebbero esistere.

È vero che la donna sceglie solo il colore dell’auto?
Idem.
 

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