Nel vasto panorama della sicurezza stradale, i fendinebbia sono indispensabili perché sono utili per migliorare la visuale del conducente. Tuttavia, questi fari particolari vanno usati con prudenza, rispettando le indicazioni previste dal Codice della Strada. Approfondiamo il loro funzionamento, quando accenderli e quali sanzioni si rischiano in caso di utilizzo improprio.
Spesso relegati in secondo piano rispetto alle luci principali, i fendinebbia sono elementi chiave per migliorare la visibilità in condizioni atmosferiche avverse. Posizionati sia anteriormente che posteriormente, i fendinebbia servono a illuminare la strada in presenza di nebbia, polvere, nubi ad alta quota, tempeste di sabbia, pioggia intensa e nevicata. I fendinebbia sono di due tipi: anteriori e posteriori.
Mentre i fendinebbia anteriori sono progettati per migliorare la visibilità del conducente, quelli posteriori, noti come retronebbia, svolgono un ruolo cruciale nell'incrementare la visibilità dell'auto stessa. Questo è particolarmente importante per prevenire tamponamenti in condizioni climatiche avverse.
L'uso dei fendinebbia è regolamentato dall'articolo 153 del Codice della Strada, il quale impone l'accensione solo in presenza di nebbia, pioggia intensa, nevicata o polvere.
La multa per un uso improprio è di 42 euro, con la possibilità di riduzione a 29,40 euro entro cinque giorni, accompagnata dalla sottrazione di un punto dalla patente. Durante il giorno, è richiesto l'uso alternato con gli anabbaglianti, mentre di notte entrambi devono essere accesi.
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In conclusione, l'uso consapevole dei fendinebbia, in sinergia con le più recenti tecnologie, contribuisce significativamente alla sicurezza stradale. Sia che si tratti di migliorare la visibilità in nebbia fitta o di prevenire incidenti posteriori in condizioni avverse, i fendinebbia svolgono un ruolo insostituibile nel garantire viaggi sicuri e privi di intoppi.